lunedì 12 febbraio 2007

Mattina

Sensazioni forse da troppo pocco dimenticate. Paura e Dolore. Un risveglio strano, discorsi complicati, aspettative deluse, lo schermi di un telefono che da' l'illusione della lontanza, ma in fin dei conti la aumenta. Discutere senza voler discutere, cercare di spiegare sensazioni, motivazioni, che neanche io pienamente comprendo, che di persona sarebbero state differenti, che con una lucita' diversa avrebbero avuto un altro peso. Non capire la serieta' di un discorso, per paura di affrontare qualcosa che non credo di essere capace di sostenere. E sensazioni che ritornano. La nausea perenne. Mangiare perche' si deve. Le lacrime che si affacciano appena la mente vaga libera per un attimo. Le mani che tremano, le ginocchia deboli, la testa che gira come se il mondo dovesse caderti in testa, il cuore che martella come se il petto non riuscisse piu' a contenerlo. La debolezza assoluta. Il tentativo di ingannare la mente, non farle raggiungere certi pensieri, che mi trascinerebbero nel baratro. La mancanza della persona che amo al mio fianco. Il terrore di essere inadeguata. Di aver sbagliato, di essere a un bivio, e non essermene accorta. Di non aver pensato abbastanza, di non aver capito la situazione, di aver rotto qualcosa, la fiducia, la certezza, di non essere stata in grado di rilassare la situazione, con la frase giusta al momento giusto, ma di aver aggiunto paure a paure, confusione a confusione. Il terrore di perdere l'unica cosa che conta, l'unico motivo per il quale esco di casa col sorriso, anche in mezzo alla nebbia, l'unico motivo per il quale riesco ad addormentarmi serena la notte, l'unico motivo per il quale posso ssognare di essere felice. Non voglio rischiare di perdere l'unica mia fonte di felicita'. Per una frase sbagliata, per una conferma non data, per un "difetto di forma". Non sentimenti che mancano, ma frasi non dette nel modo giusto. E mi trovo qui, a costringere la mia mente lontana da pensieri bui, a desiderare una persona che non e' qui, a non capire come mi sono trovata cosi' e perche'. Oggi mi e' caduto un pezzo del mondo addosso. Quello in cui pensavo che qualcosa potesse essere facile. Quello in cui pensavo di non avere gli strumenti per rovinare qualcosa. Era tutto talmente perfetto. Non pensavo di avere il potere di rovinarlo. E invece, e' bastata una frase. E adesso non so piu' cosa fare. Ho le mie certezze, inamovibili, fisse. Devo solo capire il modo migliore per fargliele comprendere, e fargli comprendere me. E continuo a pensare, forse ingenuamente, che finche' lo amo cosi', l'impossibile non esista, e niente si possa rovinare davvero. Saro' ingenua. Ma sono ancora piccola.

....Luca, ti amo...

Nessun commento: