domenica 30 dicembre 2007

Il treno delle occasioni perdute

Stanotte ho fatto un sogno strano. Ero in stazione e sul binario di fronte a me doveva passare un treno, il treno delle occasioni perdute, pieno di gente e di persone, tutte quelle persone con le quali abbiamo lasciato cadere i rapporti, tutte le persone che non sono più nella nostra vita, tutte quelle persone che sarebbero potute essere nostre amiche e che invece sono passate oltre. C'era tanta gene con me ad aspettare il treno, e ogni volta che vedevano qualcuno gli correvano incontro. Io vedevo alcune persone che conoscevo, ma ne cercavo una in particolare, anche se non so chi. Poi mi ritrovavo a passeggiare sui binari, con un pò di ex compagni delle medie, c'era uno strano sapore, come di rimpatriata. E c'era un sacco di verde, prato ovunque, in mezzo ai binari, spazi aperti.. E poi mi ritrovavo in una casa, a mettere l'acqua per la pasta, per una di quelle serate in compagnia, dove mangi una pasta al sugo scotta e vedi un film del cavolo in cassetta..E c'era anche Filippo. Sembrava una scena presa da un 5 o 6 anni fa, ed era tutto normale. Si respirava una strana aria di serenità.
Che sogno strano..Ma mi ha fatto tornare in mente un pò di ricordi..E la stupida ed irrealizzabile idea che sarebbe bello tornare per un pò, un'ora soltanto, ad un periodo passato della nostra vita, vedere com'era, riprovare quelle sensazioni, quei momenti che ormai sono nel nostro bagaglio personale per sempre. Non che non sia felice della mia vita, anzi, la mia vita mi piace e non vorrei cambiare nulla, però sarebbe bello avere come in una cassetta dei momenti della nostra vita da sedersi a rivivere. Che idee assurde..sarà la malinconia di fine anno?

lunedì 24 dicembre 2007

A presto, Filippo..

Dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.

Tagore

sabato 22 dicembre 2007

La morte non pone fine all'amore...

In questi giorni sono mancate due persone. Molto diverse sia tra di loro che per quello che rappresentano per me.
Filippo, un amico, uno dei "vecchi amici" quelli coi quali ti vedi alle feste comandate, quelli coi quali hai passato anni fra sabati sera, strada per andare al liceo, vacanze e quant'altro. Una di quelle persone con le quali sei cresciuta, perchè l'hai incontrato nel periodo piùà "formativo" della tua vita, indelebile nei ricordi fra la prima occupazione e la prima manca al liceo, una di quelle persone che anche se non vedevi quasi mai sapevi che era lì, per una serata all'agriturismo o il compleanno di un'amico lui c'era. E un incidente l'ha portato via. Senza giustificazioni possibili, senza consolazioni ragionevoli. Un attimo. Una "tragica fatalità" come direbbe qualcuno, un'incubo inimmaginabile che ha lasciato tutti spiazzati, rendendo stranamente amaro il Natale.. Non pensi di poter perdere una persona in questo modo. Non è concebibile, ed è giusto che non lo sia. Non ci si può e non ci si deve abituare alla morte. Però fa male. A tratti. A tratti sembra tutto normale, quando si è in mezzo alla gente, tra le luci di Natale e la frenesia dei regali. Poi un altro momento, un collegamento, un ricordo, e tutto si svuota di senso, e ti martella in testa un perchè? Lo stesso che mi martella in testa da quando ho saputo della malattia e della morte di un'altra persona, Paolo, che non era mio amico, ma era un esempio, un uomo che aveva donato la sua vita agli altri, attraverso il volontariato, da anni i Bolivia ad aiutare i bambini di strada, una persona che quando parlava di Dio, faceva venire i brividi, una persona che ti faceva vedere chiaro e limpido, come Dio entri nel cuore delle persone e ne cambi la vita. Neanche in questo caso c'è un perchè. Non ci sono risposte alla domanda: perchè una persona che ha speso la propria vita per gli altri, debba essere portato via da una malattia? Non c'è una risposta. Una volta, parlando con una ragazza che chiedeva il perchè Dio avesse permesso la morte di suo padre, la conclusione alla quale ero arrivata, e che non c'è una risposta. Non serve cercarla. Semplicemente non c'è. Percui non vale la pena chiederselo. E non vale la pena tirare in ballo Dio e i suoi eventuali disegni. Per me l'unica cosa "sensata" da fare, è domandarsi cosa si può ricavare. Come nelle nostre reazioni possiamo dare un senso a questi accadimenti così tragici. Il come è sempre difficile.. Ma come dice il titolo, preso da una mail che parlava di Paolo," La morte non pone fine all'amore" ..Da lì sta a noi..

sabato 15 dicembre 2007

Varie ed eventuali

Sono da Luca, l'unico posto al momento dove ho internet a disposizione. Natale si avvicina, e con lui tutto il baraccone di regali e luminarie e dolci e cibo...come ogni anno il mio spirito natalizio non è proprio alle stelle..comunque spero di rinvigorirlo un pò..ho trovato un pò di mercatini solidali in cui fare regali natalizi..e devo anche cioè più che devo voglio cercare un cammino spirituale qui a Roma..Sarà per il prossimo anno ormai ma almeno vorrei avere qualcosa..Vis, Salesiani, Comunità di Sant'Egidio, che cercare? Vorrei qualcuno che mi desse una dritta..nessuna idea??
Nel frattempo baci baci