venerdì 5 ottobre 2012

E in un attimo...

Ci sono stati mesi nei quali non è successo niente. Ma veramente niente. Giornate sempre uguali, solita routine. Ed ora, invece, questo ultimo mese è stato di fuoco. E' successo, sta succedendo e succederà di tutto. Non so come riesco a mantenere la salute mentale, o meglio lo so, è solo grazie a una persona, grazie a Lui, al quale ho imparato ad affidare la mia vita. Senza la mia fede, sarei di nuovo in ginocchio, spaesata, senza sapere da che parte va la mia vita. Invece sono semplicemente aperta al futuro, alle possibilità....
Tanto per cambiare....

domenica 22 luglio 2012

Protect me from what I want



Sono impulsiva. Sembra assurdo, ma troppo spesso me lo dimentico. Faccio spesso la prima cosa che mi viene in mente, e passo i momenti successivi a domandarmi "perchè" quando la risposta è la più semplice: è la prima cosa che mi è venuta in mente. Perchè sia stata quella e non un'altra, è materia da psicanalisi. Ed oltre ad essere istintiva, mi abituo in fretta. A tutto. A un luogo, ad una routine, ad una situazione, ad un cibo, ad una canzone, ad una persona. E queste due cose insieme sono deleterie. Per questo devo imparare a proteggermi, da me stessa e dalle mie scelte...Perchè spesso so già quale sarà la mia reazione impulsiva, a cosa mi abituerò, e cosa mi farà soffrire. E' che finchè sono cose piccole è facile ma quando sono i rapporti interpersonali è una tragedia. La cosa che mi fa soffrire di più è l'abbandono, con le dovute virgolette. Persone che vanno via (questo è stato l'anno dell'espatrio), persone che si allontanano emotivamente, persone che fanno scelte diverse. E mi ritrovo in una routine nella quale mi piace stare, con persone che adoro, ma che so che in un modo o nell'altro si allontaneranno. E non perchè non mi vogliano bene o per litigi, ma semplicemente per i casi della vita. Una ferita dalla quale non ti riesci a riprendere, una nuova donna che cattura tutte le tue attenzioni, una opportunità lavorativa che ti porta lontano, diversi stili di vita, diversi obiettivi, diversi sogni. E mi trovo a domandarmi ossessivamente ad ogni uscita, ad ogni aperitivo, ad ogni sorriso se mi sto lastricando la strada per il dolore. So di essere fragile in questo momento, so di poter sopportare piccole dosi di dolore. Devo imparare a proteggermi. Ma per proteggermi, a quanta felicità devo rinunciare? A quante serate devo dire di no? E davvero è meglio così rispetto a vivere fino in fondo l'oggi senza preoccuparsi del domani? E' che basta poco, una frase, una consapevolezza, un campanello d'allarme che indica il cambiamento....frasi che magari sono sfuggite a chi le pronuncia, o che sono lontane nel tempo...un progetto di studio all'estero...un cuore che lentamente si apre alla possibilità di una nuova storia...una relazione che sta finendo...una relazione che passa al gradino successivo...è così faticoso e così doloroso...E già adesso soffro per quel domani in cui tutto questo finirà, quel domani che si avvicina ticchettando, quel domani che mi corroderà l'oggi se non smetto di pensarci....
E' che c'è soprattutto una persona alla cui presenza sento che mi sto abituando, e sento che non ci potrebbe essere presagio peggiore...perché è l'unica persona sul quale affetto posso sempre contare, ma sulla quale presenza (fisica o emotiva) non posso fare affidamento. Dovrei fare un paio di passi indietro per evitare di sentirmi abbandonata tra qualche mese (giorno? settimana?) e cercare di mantenere un rapporto che per la mia vita è fondamentale. O meglio vivere fino in fondo questo momento, e poi raccogliere i cocci quando la situazione cambierà? Qual è la scelta impulsiva, qual è la scelta giusta?

giovedì 14 giugno 2012

Sei anni??????

Il tempo è veramente bastardo. Corre o rallenta senza nessun preavviso, fa passare momenti in uno sbattere di ciglia e fa restare dolori come pietre sul nostro animo per anni. Sono passati sei anni? I momenti felici sembrano persi in un passato così remoto che è difficile distinguere i contorni, le facce, le parole, le risate....Il dolore è così vivo tutt'oggi che sembra assurda la sua resistenza allo scorrere del tempo. Ci sono alcune immagini che rimangono vive come se le avessi viste cinque minuti fa, alcune istantanee di vita, come foto di un album o immagini di un racconto che saltano alla mente, e alcuni sentimenti che al solo ricordo tornano vivi nella mia anima...Chissà se alla fine è questo il passato, un miscuglio di immagini, sentimenti, ricordi tutti frammentati, tutti scorrelati, tutti ugualmente vivi in una dimensione fuori dal tempo vero, immuni al passare dei giorni, immuni ai cambiamenti del mio animo, immuni alla mia crescita perchè veri vivi e pieni in se, nella loro bellezza, nel loro dolore....Potrei descrivere il mio rapporto con ogni persona, o anni interi della mia vita, attraverso una raccolta di minuscoli frammenti che non dicono nulla, ma per me racchiudono "l'eterno" di queste relazioni. Un litigio, una giornata perfetta, un bacio sull'erba, una risata insieme, un drink sotto gli alberi, una cena in un posto nuovo....E tutto il resto nebbia. E dopo tutti questi anni, questi sei anni, ci sono alcune istantanee di vita, di felicità, di dolore che mi colmano di rimpianti...Non si sono persi nella nebbia finora, e so che resteranno vivi per sempre in me...diventeranno compagni di viaggio...e forse arriverà il giorno in cui riuscirò a tirarli fuori dal labirinto della mia memoria senza il bagaglio di dolore che li accompagna. Ci sarà forse un giorno in cui non mi mancherà più.

giovedì 24 maggio 2012

Sempre?


Mi sono sempre domandata chi potesse essere così folle da voler vivere per sempre. Cosa pensassero quelle persone che in mille modi cercano di allungare la loro vita di qualche minuto a tutti i costi. Vivere per sempre in un mondo che cambia costantemente sotto i nostri occhi l'ho sempre ritenuta la peggiore delle maledizioni. Ma col tempo che passa riesco a capire la bellezza dell'eternità. Non una vita allungata all'infinito, ma un momento infinito, un presente eterno. Passano i giorni, i mesi, e gli anni, e io guardo indietro a tutto quello che ho perso, che è passato, che non tornerà più. E' la vita, lo capisco, senza questo non potremmo crescere, non potremmo migliorare. Ma sarebbe bello poter vivere in un presente, un eterno presente scelto tra le pieghe del nostro passato. Dove ci siano tutte le persone che amiamo accanto a noi, con le quali poter osservare i mutamenti del tempo e del mondo. Dove poter crescere, potersi migliorare, ma senza che il tempo passi, senza che le persone si allontanino da noi, senza perdite.
Ma forse, per avere tutto questo, devo solo aspettare la fine del mio tempo. Se il paradiso fosse così, non avrei paura del futuro.

martedì 22 maggio 2012

Missing you


Accidenti all'Australia.
Posted by Picasa

giovedì 17 maggio 2012

Laurea


Quella che non ho (ancora). La seconda. Quella che serve ai miei genitori per dimostrare loro che sono adulta, quella che serve a me per chiudere un capitolo, dopo troppi anni fuoricorso. Quella che mi serve per entrare in un mondo del lavoro che non mi vuole. Quella laurea che mi ha fatto capire che nella vita voglio fare tutt'altro, che 8 ore al giorno a lavorare davanti a un computer non ci voglio stare. Quella laurea che forse arriverà tra qualche mese, insieme ad un biglietto di sola andata per un posto lontano da qui. Quella laurea che forse un giorno mi permetterà di tornare, dopo anni all'estero, ad invecchiare qui in Italia. Quella laurea che mi permetterà di concentrarmi sul prossimo passo della mia vita.

domenica 13 maggio 2012

Metri & Misure


Certi casi, certe situazioni ci permettono di avere una visione molto chiara della misura di una persona. A volte basta poco, basta leggere le azioni e le scelte, basta vedere le decisioni che perende, senza neanche soffermarsi più di tanto sulle motivazioni. Siamo tutti esseri pensanti, ed è giusto che siamo giudicati a seconda delle scelte che facciamo. O forse più che giudicati è meglio dire valutati. Senza cattiveria, ma senza buonismi inutili.
E io, con le mie scelte, valuterò con quali persone vale la pena impegnare parte del mio tempo. Questo rientra nelle mie possibilità di scelta. E a volte, scegliere è liberatorio.