giovedì 23 aprile 2009

Concerto

Ieri serata fantastica. Concerto a piazza del Popolo. Ben Harper stratosferico. Da brividi quando ha cantato Under Pressure dei Queen. Non c'è niente da fare, i Queen sono sempre il massimo.. Una serata così mi ci voleva. Tanta gente, musica a palla, nuove conoscenze, vecchi amici, trovarsi tutti li, ridere, ballare.. Sono stata bene.. Tornare di notte, con improbabili autobus, girare la città che straborda gente e musica, canzoni nella notte, risate e incontri, dividere un taxi con sconosciuti, stretti stretti perchè siamo in 5, tornare a casa esausta, ma felice. E' stato bello. Ed è stato bello perchè non è stato folle. Non è stato eccessivo. E' stato tutto nella giusta misura. Mi ci voleva. E come questa sera, ce ne saranno mille altre, da oggi in poi. Serate di vita. Dove ti senti al tuo posto nel mondo. Dove nella folla, nel rumore, trovi il tuo io, sereno. Passo dopo passo, senza pretese, senza sogni astratti. Solo io, lì, con la musica che mi batte nel petto. Bello. Finalmente.

sabato 18 aprile 2009

Nightfall

E' arrivata. La lenta discesa verso il basso è iniziata. Ho troppi dubbi. Non riesco a vedere il mio futuro. Non lo riesco a decidere. Mi sembra di stare immobile e invece.. scivolo lentamente, gradino dopo gradino. Non ho paura, non ho timore. Ormai tutto mi sembra già fatto e già visto. Non mi interessa molto più la mia vita, c'è qualcosa che manca, un vuoto che non so riempire. E quindi constato la situazione e mi lascio trascinare giù. Mi perdo nei sogni, nelle fantasie, nelle illusioni che voglio credere vere, anche se lo so. Ho sviluppato un distacco dal mondo che mi inquieta. Non mi interessa ciò che la gente pensa di me. Mi importa solo quello che loro possono dare a me. E mi sento un pò vuota per questo. Ho perso la spinta verso gli altri, per paura, per timore, per vergogna. Non posso stare male, non posso sentirmi sola, non posso piangere. C'è la mia immagine di donna forte da salvare. C'è la necessità di non farmi vedere triste, mai. Sono stanca. Sono nervosa. Sto fisicamente male. Tutte scuse. Sono triste e tengo in piedi il mio guscio vuoto per illudere non si sa bene chi e non si sa bene a quale scopo. Non ho stimoli. Faccio faccio faccio, ed è lo stesso che non fare nulla. Mi perdo in mondi di finzione, dove mi sento a mio agio, dove so che tutto è scritto, so la fine, conosco la strada, mi sento al sicuro. La vita è troppo imprevista ed imprevedibile. E io non ho le energie di affrontarla. Si lo so questa si chiama depressione. Ma alla fine, non importa bene cosa sia questa cosa che pian piano indurisce le mie maschere, e sgretola il mio io. Cerco rifugio in un passato che non rimpiango, solo per sapere cosa mi aspetta. Ho paura. Paura di non riuscire a invertire la tendenza. Paura di scoprirmi un giorno vuota e triste. Paura di non riuscire a cogliere il succo della vita, ma di lasciarla scorrere sotto ai miei piedi con disinteresse. Questa è solo una serata no. E' solo un momento. Domani rincuorata dai miei sogni, che sono sempre dolci, cercherò la serenità. Nel frattempo sfogo tutto il mio io battendo i tasti, con un sottofondo di canzoni tristi. Che non aiutano l'umore. Ma calmano le mie lacrime

giovedì 16 aprile 2009

Montagne russe

In questi giorni ho degli alti e bassi paurosi. Un attimo rido, e l'attimo dopo sono sull'orlo delle lacrime. Capita. A me un pò troppo spesso. Sono ancora così lontana dall'equilibrio. E' difficile bilanciare la mia vita. Da un lato è costellata di impegni che non mi lasciano un attimo di respiro, e dall'altra ci sono momenti in cui una solitudine nera e feroce mi attanaglia. Sarà Roma. Sarà la primavera. Sarà il mio carattere. A volte da sola ho il mio equilibrio, altre volte cerco disperatamente un contatto, un appiglio! Lo so di non saper stare da sola. Perchè sono insicura, perchè sono fragile, perchè sono debole. Ho bisogno di una persona che sia sempre accanto a me. Che sia essa un fidanzato, un amico, un'amica. Qualcuno che so di avere sempre a disposizione. Ma con gli anni che passano, e gli impegni che si moltiplicano, e le priorità della vita che cambiano, sempre più spesso, non riesco ad appoggiarmi a nessuno. Forse questo mi renderà più forte. O forse aumenterà la mia fragilità. A volte vorrei riuscire veramente a sentire di avere la mia vita in mano. Ma è così difficile. Senza voglia di studiare, senza soldi, senza un progetto di vita concreto. Vivo in un presente dilatato all'infinito. Con un passato che rimpiango e un futuro che mi terrorizza. Ma alla fine dei conti, non è poi così male.

domenica 12 aprile 2009

Nostalgia

Oggi sono nostalgica. Mi capita spesso. Penso al passato. Agli errori, molti, e ai rimpianti, ai bei momenti, alle lacrime. Non mi pento della mia vita e delle mie scelte. Certo, avrei potuto fare meglio. Avrei potuto sbagliare di meno, e forse soffrire un pò di meno. Ma alla fine, come dico spesso, la mia vita mi ha reso la persona che sono oggi. E la persona che sono oggi mi piace. Però.. E' difficile non pensare al passato. Sopratutto alle persone che ho amato nel mio passato. E' strano il mio rapporto coi loro ricordi. Affiora sempre molto dolore, perchè per loro smolto ho pianto e molto ho sofferto, ma è dolce, è mitigato dal tempo passato, dalla consapevolezza raggiunta, dalla certezza che alla fine, era giusto così. Certo, le ferite nel mio cuore pulsano, soprattutto quelle più recenti. E insieme si fa avanti il desiderio di rivederlo. Per un attimo. Per sapere come sta. Per fare due chiacchiere. Non succederà. Andrò avanti con la mia vita ricostruendola pezzo dopo pezzo. Sto riprendendo piano piano tanti progetti che avevo accantonato, riallaccio i rapporti con tante persone che avevo trascurato, e mi tolgo qualche sfizio, come quello di tornare a Padova. Che bello. Ritrovarsi tutti insieme dopo anni, e sentirsi vicini come se il tempo non fosse passato. Sono persone alle quali voglio troppo bene. Con le quali sto troppo bene. E la cui lontananza mi ferisce sempre. Ma adesso ci vedremo più spesso. E' stato doloroso come sempre tornare in quella città. Ogni angolo un ricordo, un'emozione, un'immagine. In molte, persone che per un motivo o per un altro non sono più nella mia vita. Persone che ho perso o dalle quali mi sono allontanata. Ma quella città ha sempre un posto speciale nella mia anima. Per i sentimenti che mi suscita. Per l'amore incondizionato che provo per quei luoghi. Per quel sapore di vissuto che la permea. Non avrei la forza di viverci, ma ho sempre la voglia di tornarci. Per ritrovare quella me che ero in quei giorni. Felice, spensierata, inconsapevole, folle. Non tornerò più così. Perchè gli anni sono passati, io sono cresciuta, sono maturata, ho cambiato il mio modo di rapportarmi con la gente. Ma.. è bello pensare a quei giorni. Quando tutto sembrava possibile, quando il dolore sembrava lontano, quando non pensavo al domani, quando... Non rimpiango la persona che ero, come non rimpiango la persona che sono. C'è stato tanto in questi tre anni, forse troppo per un tempo così breve. Quei giorni mi hanno segnata, e non sarò mai più quella ragazzina che ascoltava "I migliori anni della nostra vita" in una casa semivuota, col sole che entrava dalla finesta. Ma ora so che essere felici è possibile, anche se non è facile. In questo tempo ho capito di cosa ho bisogno per essere felice. Forse non lo raggiungerò mai, ma so quello che voglio, e posso passare la mia vita a rincorrerlo. Ho ancora tante cose da scoprire, ma andare verso il mondo sapendo che esiste un modo per essere felici, è più facile. E forse un giorno i ricordi non faranno più male, e smetterò di camminare per quei luoghi con gli occhi velati di lacrime ed il cuore colmo di nostalgia. Un giorno, tutto questo mi sembrerà dolce, incastonato in un passato ormai remoto. Quel giorno, in cui finalmente saprò di aver reso la mia vita piena.

domenica 5 aprile 2009

Castel Volturno

Sono stata a fare un week end di spiritualità a Castel Volturno col GIM. Mi ha rigenerata. Sono felice. Lo sono davvero. E sono serena, che forse è ancora più importante. Ho stretto i rapporti con le persone alle quali tengo, le ho conosciute più a fondo. E ho conosciuto la bella quanto difficile realtà di Castel Volturno. E padre Claudio. Che uomo. Veramente mi riempe di ammirazione. La sua forza. La sua dedizione. Bisogna avere il Signore al suo fianco, per riuscire ad avere tutta questa forza. Giorno dopo giorno, lottando contro i mulini a vento, lottando una lotta improba, contro tutto il male che c'è, sapendo che forse non si vedrà mai neanche il più piccolo dei frutti. Ci vuole Fede. Quella che ti convince che sei nel giusto. Quella che ti permette di sfidare tutto e tutti per seguire i propri ideali. Perchè Dio non fa compromessi. O tutto o niente. Non si possono fare alcune cose e chiudere gli occhi su altre. Bisogna cercare la giustizia. In ogni luogo, in ogni modo, in ogni tempo. E poi, Dio provvederà. Noi possiamo fare solo il nostro massimo.