giovedì 3 giugno 2010

Quell'anno nella mia mente è associato all'immagine di una palude. Una tetra palude piena di torbida melma, dove a ogni passo i miei piedi rischiavano di restare invischiati. Era solo con uno sforzo terribile che riuscivo ad avanzare in mezzo a quel fango. Non riuscivo a vedere niente nè davanti nè dietro di me: solo quella buia palude che si estendeva a perdita d'occhio. Gli altri andavano avanti, li guardavo avanzare spediti mentre mi trascinavo faticosamente attraverso il fango. [..] Quella sconfinata palude era l'unica cosa che si rifletteva nei miei occhi.

Haruki Murakami
"Tokio Blues Norvegian Wood"

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