martedì 29 agosto 2006

Routine

Due giorni di Italia. E già sono assorbita nella routine. Vedere persone, fare cose, studiare (da domani), sette e mezza spritz, la sera la solita uscita, le solite persone, i soliti amici, i soliti problemi, quelle cose che sembrano così banali ma che fanno la nostra vita di ogni giorno..Persone care chiamano, mi fanno sentire il loro affetto..E' bello sentirsi amati, anche qui, a casa propria, anche se spesso questa cosa si dà per scontata..Passeggio nei soliti luoghi, vedo la solita gente, e mi domando cosa penserebbero i miei amici di Juina nel vedere la mia città e i miei amici, la nostra vita, fatta di aperitivi, alcool, cibo comprato per sfizio e poco spesso per fame, vestiti costosi o quanto meno curati, lavoro, studio, viaggi costosi...Io ci sono abituata ormai. A spendere un sacco di soldi in alcool e cibo, a trovarsi ad organizzare la serata con mille opzioni, cinema, concerto, e quant'altro...Chissà loro che ne penserebbero..Se troverebbero tutto questo vuoto..Tutto questo da ricchi..Oggi mi son venute a trovare le mie amiche dell'università..da città distanti dai 40 agli 80 chilometri..Lì in brasile sono una o due ore su strada sterrata..qui un 40 minuti di treno con aria condizionata..Stiamo programmando un paio di viaggetti che per noi son nulla ma che portati a Juina assumono tutt'altro peso..Guardo la mia vita dal di fuori, e molte cose mi lasciano perplessa..Così tante differenze, così profonde, così radicate, dovute a percorsi storici e culturali diversi...Due posti così distanti eppure così vicini al mio cuore...Chissà se avrò un giorno il coraggio di scegliere per me una nuova patria che non sia la mia Italia..

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