martedì 19 dicembre 2006

Losing the grip

Ormai e' ufficiale. Non ho piu' controllo sulla mia vita. Sono i miei impegni ad averlo. Non ho tempo, ogni attimo libero e' riempito da mille cose da fare, che non si possono rimandare, anche perche' alcune sono state rimandate per troppo tempo..E mi trovo con le vacanze di Natale letteralmente costellate dei piu' svariati obblighi o impegni..E non c'e' soluzione possibile, perche' non ci sono impegni che posso o voglio tagliare. Risultato: perennemente stanca, perennemente stressata, perennemente raffreddata...E vabbe'. In qualche modo, ce la caveremo..Con l'anno nuovo, usero' meglio un'agenda..

mercoledì 13 dicembre 2006

Errori

Con la distanza tutto viene aumentato e amplificato. Piccole e sciocche frasi che dette al telefono hanno un significato del tutto diverso, idee che non si riescono a trasmettere, fraintendimenti che si accavallano. Ogni parola ha una ricaduta diversa dalle nostre intenzioni, per un bagaglio di esperienze passate non ancora del tutto condiviso, per dei diversi aspetti del carattere che non hanno ancora avuto il tempo di conoscersi e di amalgamarsi, per diverse visioni della vita che non hanno ancora trovato un punto d'incontro. Molte volte è colpa mia, della mia assurda tendenza a dire sempre la prima frase che mi viene in mente, che molte volte suona ambigua, e puntualmente viene letta nel senso peggiore. Poi io mi sento messa sotto accusa, e mi chiudo a riccio, scatto sulla difensiva, e mi autoaccuso scusandomi di quasi ogni parola detta, confuto tutto, nego tutto, pur di non arrivare a un litigio che io so essere vano e inutile, e che non ho la forza di affrontare per telefono con 600 km che ci separano..Con una sola frase, tutti i progetti vanno in fumo, lui si arrabbia, si irrita, io mi trovo immobilizzata nel panico, non so cosa fare, cosa dire, le lacrime mi salgono agli occhi, mi assale il terrore di aver rotto qualcosa con una frase che ritenevo innocua, mi trovo spiazzata, inerme...E triste. Perchè a volte ci sono fraintendimenti che io non credevo possibili, frasi viste come accuse che io non mi sarei mai sognata di fare, mi sento catapultata in una situazione nella quale non volevo essere, io voglio solo stargli accanto, e nel modo migliore possibile, ma ci vuole tempo. Forse per molti motivi entrambi continuiamo a negare l'idea, ma ci vuole tempo. Perchè su certe cose ci siamo trovati all'istante mentre su altri c'è una tale differenza di prospettive che è difficile anche solo capire il punto di vista dell'altro. Cose che per me sono scontate per lui non lo sono e viceversa. E ogni volta, nasce un problema da un incomprensione. E io mi sento schiacciata sotto il peso di un errore che per l'ennesima volta non sono riuscita ad evitare..

domenica 10 dicembre 2006

Tempo

Sto studiando. Con scarso profitto, scossa da accesi colpi di tosse e da starnuti. Come ogni volta sono raffreddata...Speriamo almeno che questo mi porti fortuna per l'esame..Per il resto, tutto scorre, o tutto non scorre, come al solito..La mia vita è sempre la stessa, questo fine settimana sono stata relegata in casa a causa del mio malessere, e visto il freddo e la pioggia non mi pareva proprio il caso di mettere il naso fuori di casa..Si è vero, il 90% delle persone che mi conosce penserà che sono morta o simili. Non scrivo più quasi a nessuno, non chiamo più quasi nessuno, non esco più quasi con nessuno..Questo potrebbe essere in molti casi visto come l'inzio di una depressione incipiente, e invece non lo è affatto. Lo so, dovrei impegnarmi, col mondo, dovrei riprendere i contatti, riniziare le telefonate, organizzare uscite..ma davvero non ne ho voglia..e non so perchè..non perchè tenga di meno alle persone in questione, anzi..forse perchè a volte non mi sono sentita capita, o forse perchè le mie priorità erano altre, o forse perchè c'è stata una mancanza di comunicazione, o forse perchè da parte degli altri c'è la mancanza di qualcosa che forse sono la prima a non dare..non so..e in realtà non ho voglia di capire molto i perchè..ci sono state occasioni nelle quali mi sono sentita "abbandonata" o "esclusa", altre nelle quali mi sono sentita semplicemente "fuori posto". Forse dovrei impegnarmi di più. Sono la classica persona che lascia andare, lascia che le cose facciano il suo corso, che si aspetta di essere cercata anche se non cerco nessuno, che mi aspetto che le persone sentano la mia mancanza anche se io non sento la loro..Sarà la paura di un distacco, la balzana idea che è meglio lasciar morire qualcosa che doversi trovare a tranciare qualcosa di vivo e in buona salute..Forse come ho già scritto non sono riuscita a modificare i miei rapporti in base ai miei cambiamenti, avrei dovuto provarci, ma..sono circa sparita per un mese, forse più..e poi appena stavo imparando a rinserirmi in questa realtà casalinga, è arrivato un tornado a sconvolgere il mio universo, è arrivato Luca nella mia vita, e io ho dovuto riadattarmi ancora e ho tralasciato un sacco di cose. Non c'è dubbio che io abbia sbagliato. In molti modi e in molte forme. La cosa che mi rattrista è che non so se voglio rimediare ai miei errori. Forse dovrei almeno provarci. Giusto per vedere se si può..Boh..intanto faccio gli esami..Che non guasta mai..

giovedì 7 dicembre 2006

Strano

giornata strana, a partire dalla luce, fino ad arrivare alle mie percezioni, il mio amore che un po' dorme e un po' non si fa sentire, e un po' non lo capisco, forse perche' come succede sempre nella maggior parte dei casi non c'e' niente da capire..Non vedo l'ora di arrivare al mio letto anche se non so a che ora ci arrivero'..questa e' una di quelle giornate nelle quali non avrei voluto far altro che dormire..e invece...studio..

domenica 3 dicembre 2006

Troppa troppa troppa saudade..

Non so perchè oggi, non so perchè così, ma la nostalgia del Brasile si sta facendo veramente pesante. Lungi da me l'idea di tornare lì, non è possibile, non adesso, non da sola, ma mi mancano i colori, gli odori, i sapori, la lingua, il sole, le piante, l'atmosfera...Sarà questo mio vagare fra Roma e Venezia che mi ha fatto perdere un pò il senso di appartenza, e mi fa sentire sempre in viaggio, saranno le nebbie di questi tempi, unite al freddo, unite agli esami, che mi fanno rimpiangere le vacanze, sarà che non sono più serena, perchè sono lontana dal mio amore, e mi sento lontana da tutti, faccio vita isolata, non so quanti sabati sono che non esco, sarà perchè non ho ancora ritrovato il mio posto qui, semplicemente perchè non lo voglio più cercare, visto che so che è provvisorio, perchè la mia vita se tutto va come deve andare, sarà con Luca, e non sarà qui..Sarà perchè questo è un anno di passaggio, mille cambiamenti, mille differenze, e per me il Brasile è stato proprio un passaggio, fra due idee diverse di vita, fra due modi di essere diversi, fra due me stessa diverse. Lì ho scoperto tante cose, a partire dal modo di stare con la gente, che qui non trovo..E mi sento quasi legata..In un posto dove non voglio stare, in una società nella quale non voglio stare, con della gente con la quale non voglio stare. Vorrei potermi trasferire domani, e iniziare a progettare e costruire, a partire dal mio futuro sentimentale fino a quello lavorativo passando per quello di fede..Ma qui non posso costruire nulla, perchè la persona con la quale voglio costruire tutto non è qui, e tutto quello che ho qui non è più adatto a me. Come se non avessi in armadio nessun vestito che mi vada bene e tutti i negozi fossero chiusi e in più non ci fosse il mio amore che mi aiuta a trovare una soluzione..Una tragggedia..E una tragedia senza soluzione, perchè questa dannata università la devo finire, e non la posso finire senza frequentare, e non la posso frequentare senza stare qui..E vorrei che almeno qui ci fosse il sapore di gioia e di festa che ho sentito e vissuto a Juina, così almeno sarei capace di aspettare serenamente un annetto..E invece..può sembrare un pò assurdo come discorso..ma mi sento irrequieta..forse dovrei scaricare le mie energie in qualche modo..ma quale, se non ho tempo? Mi metterò a tirare pugni al cuscino..dicono aiuti..

sabato 2 dicembre 2006

Apatia

Oggi non ho fatto veramente un cavolo. Ok, ho passato un'ora della mia mattina a pulire la mia scrivania. Che vi giuro era difficile. Ora ho il letto ingombro di cose che devono trovare una sistemazione alternativa. Ho anche finito di svuotare la valigia e l'ho messa via. Per illudermi di non doverla rifare lunedi. Lo so che per due giorni potrei farne a meno. Ma..Si farà lo stesso. Poi ho guardato molta tele, ho parlato al telefono, ho cazzeggiato..E lo studio aspetta..E più passano le ore, più la voglia passa a me...Fra pochi minuti mi attivo...Riprendo a studiare..E poi...Sto freneticamente iniziando a pensare al regalo di natale per il mio uomo..Lo so che è presto e io sono la classica persona che compra i regali il 24 pomeriggio con la madre che urla al telefono perchè tutti aspettano te per iniziare a cenare..Ma quest'anno devo trovare un'idea geniale, la devo realizzare, e devo anche trovare i soldi o qualche modo di risparmiarli..Maledizione..I regali non dovrebbero essere stressanti..ma almeno non sono l'unica in questa situazione, il che è consolante..Per il resto, tutto scorre calmo, a parte i soliti pensieri, o dei sogni che stanno diventando ai limiti del surreale..Così complicato è il mio inconscio?? Stasera è sabato, e io persevero nel mio criminale progetto di passare la sera a casa...Un classico e sano bagno caldo..Per mille motivi la mia voglia di uscire è sempre meno, sarà il freddo, saranno le assenze, sarà quel che sarà ma sto diventando pantofolaia in maniera imbarazzante..E se penso a quanta carne ho dato a Seba perchè dopo essersi fidanzato non usciva più con noi, mi sento colpevole..Dannaz..E' proprio vero che le cose, finchè non le vivi, proprio non riesci a capirle..E ora, all'alba delle 16.30, inizio il mio pomeriggio di studio..Forza e coraggio, l'analisi ci aspetta..